Etna su misura

Avete voglia di vedere scenari inusuali e nascosti dell’Etna?

Si può decidere la durata e la lunghezza anche a secondo dei vostri interessi riguardo le peculiarità della vegetazione, la fauna e chiaramente la vulcanologia.

Possiamo costruire un escursione su tracciati completamente selvaggi e distanti dai percorsi turistici per visitare luoghi molto particolari ed unici.

Le grotte vulcaniche: la lava in certe circostanze produce dei tunnel ampi qualche decina di metri, pieni di lava incandescente durante l’attività vulcanica ma che restano vuoti alla fine di questa.

Tutti i versanti dell’Etna sono disseminati di queste formazioni che in alcuni casi si estendono anche per diverse centinaia di metri. Luoghi magici che ospitano particolarissimi tipi di flora e fauna ed in passato erano usati come depositi di neve da utilizzare per il refrigerio estivo.

Le Dagale, letteralmente isole dove la vegetazione può essere lussureggiante, completamente circondate dalla “Sciara” (colate laviche più o meno recenti che restano sterili per centinaia di anni).

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L’Etna e costellata da circa 250-300 piccoli coni vulcanici spenti con età tra alcune decine e le migliaia di anni; alcuni di questi dato l’isolamento sono scrigni che custodiscono alberi secolari e formazioni vulcaniche scolpite nel tempo.

Le pietre cannone sono tubi di lava dovuti alla solidificazione della lava intorno ai tronchi di alberi ormai scomparsi col risultato di una formazione lavica con la forma di un cannone.

I dicchi lavici sono presenti principalmente all’interno della Valle del Bove, l’ampia caldera presente nel versante est dell’Etna, sono le vecchie intrusioni magmatiche portate allo scoperto dall’erosione millenaria che ha smantellato antichissimi vulcani precedenti l’attuale Mongibello.

I campi lavici sono luoghi ameni che però offrono una visione chiara di come un’eruzione può trasformare il territorio per millenni. A patto di avere buona resistenza ed un buon equilibrio possiamo attraversare queste distese di “Sciara” instabile e dal suono di vetri rotti prodotto quando ci si muove sopra.

Le particolari forme di vegetazione: le foreste secolari di pino laricio dense di profumo di resina che era estratta per uso industriale nel secolo scorso; le colonie di betulla Aetnensis che sopravvivono al clima ormai caldo e molto diverso dall’ultima glaciazione da cui sono risalenti; le antiche colate laviche ormai completamente colonizzate dalla ginestra dell’Etna e colorate di giallo intenso nelle fioriture estive.

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